Terre di Cuturi

Marmellata, confettura e composta: quali sono le differenze?

Marmellata sì, ma se dicessimo confettura? E se proseguissimo con la composta? Nel linguaggio comun usiamo spesso impropriamente le prime due parole per parlare o scrivere dello stesso prodotto.

Ma la differenza c’è ed è importante senza contare che anche la composta è qualcosa di molto diverso rispetto agli altri due preparati.

Vediamo, dunque, di fare chiarezza per inquadrare al meglio cosa ci troviamo sul piatto che stiamo per degustare.

Tre prodotti apparentemente uguali ma molto diversi

La marmellata è formata solo ed esclusivamente da agrumi, presenti in forma alternativa o complementare di scorza, succo, polpa, purea in una densa miscela al giusto grado di gelificazione di acqua e zuccheri. La confettura, invece, può essere realizzata anche con due o più tipi di frutta ed è, a sua volta, caratterizzata da una distinzione in base alla quantità.

Nella confettura, infatti, la polpa di frutta non è inferiore a 350 grammi per un chilo di prodotto mentre in quella “extra”, come suggerisce lo stesso termine, la portata della frutta utilizzata è uguale o superiore a 450 grammi di polpa per un chilo di prodotto finito. Ovviamente anche nel caso della confettura, l’intero composto deve essere fatto arrivare ad un giusto livello di gelificazione.

Discorso diverso per la composta, sicuramente meno nota rispetto a marmellata e confettura ma che, molto probabilmente, la gustiamo senza neppure pensare che si chiami così. In questo prodotto l’abbondanza di frutta e di zucchero è inversamente proporzionale a quella presente nella confettura: maggiore ricchezza della prima e minore presenza del secondo.

Marmellata, confettura e composta: le differenze anche in zuccheri e additivi

Gli zuccheri contenuti nella composta, in particolare, sono quelli naturali prodotti dalla stessa frutta a tutto vantaggio dei benefici apportati all’organismo in termini di riduzione delle calorie e di minor innalzamento della glicemia. Le differenze sono evidenti anche sul quantitativo di frutta, zuccheri e additivi. Nella marmellata la percentuale di frutta dev’essere almeno del 20%, nella confettura del 35% (45% in quella “extra”) e nella composta si arriva anche all’80% del totale, in particolare su 1000 grammi almeno 650.

In merito agli zuccheri impiegati, nella marmellata la quantità è tra il 40 e il 60%, nella confettura è almeno del 45% e nella composta è inferiore al 40%. Per quanto riguarda infine gli additivi, nella marmellata sono 25, stesso numero nella confettura semplice e 12 nella “extra” e solo 4 nella composta.

Fonte immagine: www.pexels.com

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